Archive for ‘paure’

gennaio 22, 2014

Amore che vieni, amore che vai

Mi sono trasferita dai primi di Gennaio ed è stato come rinascere. Sono in un altro paese pronta a scoprire nuovi profumi e sapori, decisa a lasciare alle spalle un 2013 ricco di bei cambiamenti e brutte sorprese … perché ho sbattuto la porta in faccia alla mia vigliaccheria e sono riuscita a prendere posizione, ad andare via da un ambiente di lavoro malsano e deleterio in cui per due e più lunghi anni ho combattuto ogni giorno con un’ignoranza e cattiveria che mi ha annientato.

E poi ….

Arriva un giorno in cui trovi la forza di dire NO, di dire basta a un inferno che hai contribuito a creare anche tu e quando dici quel no, quando lo urli con una voce che non senti tua, capisci che sei ritornata in te, che sei uscita da una dimensione non tua e ora sei pronta a riconquistare tutto ciò che hai perso, tutto ciò che “quel” lavoro ha cancellato della tua persona.
E con tanta rabbia, accecata da sentimenti mai provati prima e con gli occhi velati da una patina di nuove speranze, sei pronta a riprendere da dove avevi lasciato. Il cammino è già tracciato ma ti sorprendi per tutto, quasi che questi anni rubati siano stati per te una prigione di cui avevi le chiavi senza poterne però uscire. Ti sorprendi delle cose più semplici che poi sono sempre state per te quelle più importanti.

E piano piano …. Sorridi!
Ascolti la felicità.
Guardi i colori tenui, quelli che amavi.
Assapori la libertà del quotidiano, tocchi l’amore per tutto quello che hai, lo sfiori con le dita, delicatamente, ancora troppo fragile e con la paura di riperderlo.

Questi ultimi mesi sono stati bellissimi, ho cercato di strizzare ogni persona, oggetto, sentimento della mia vita conscia di un imminente trasferimento.
Ho goduto di tanto amore, perché è proprio vero che quando stai per andare via le persone si dedicano a te con un’anima diversa.
Mi hanno festeggiato, coccolato, scritto, pensato, lasciato regali da portar con me.
Mi hanno lusingato e amato così tanto da aver voglia di portare tutto qui.
Sono stata brava a piangere poco e nascondere molto, ma sono stata anche aiutata dalla mia meravigliosa famiglia che ha stretto i denti trattenendo il dolore e mostrandolo alle mie spalle.

E così ora sono in un nuovo paese estranea a tutto quello che mi circonda e mescolo lacrime a gioie, sentimenti troppo forti che per ora non riesco a contenere.
Cerco di vivere essendo all’altezza di tutto e scoprendo quella parte di me che non poteva venire fuori; arredo la mia prima casa, sistemo i miei amati libri, scelgo, ordino, coloro la mia nuova vita.
La vivo come se domani fosse ancora una bella incognita e spero di stabilizzare queste forti emozioni che ora mi inquietano.

E allora leggo e trovo la calma, l’unica soluzione che per ora riesco a trovare.

luglio 23, 2012

Spiritually

Quel che hai perso non sai
poi se lo ritroverai …

Spirituality

Alla lunga non puoi fingere di non avere un’anima. 
Una decisione presa è una decisione che devi portare avanti, è come una promessa che fatta a te stessa vale il doppio.
…perché c’è in ballo la tua dignità  e proprio a lei non devi dire no!

Ma non è colpa mia, non posso fare altro che soddisfare i miei desideri; che tanto l’essere ostinati e masochisti a me ha sempre portato ad avere sofferenze doppie.
E poi per cosa?
Non ne vale mai la pena, né quando resisti ad oltranza pur se non dovresti farlo, nè quando eviti di mandare tutto a quel paese per riprendere in mano la tua vera vita.
Non ne vale la pena. 
Nemmeno quest’ennesima volta.

luglio 14, 2012

Stordimento cronico

Mi confondo.
Respiro aspettando che passi questo stordimento.
Poi parto, e mi sembra di vivere un’altra vita.
Di quelle più serene e senza ostacoli, di quelle in cui non devo far vedere per forza chi sono. Si tratta solo di qualche giorno, ma aiuta.

Ritorno a casa e mi confondo di nuovo.
Perché ogni giorno sono chiusa in una vita che non è la mia.
Una vita che mi si incolla [troppo appiccicosa] in tutto il corpo e che mi impedisce di passeggiare tra le strade del mio amato paese con gli occhi della passione.
Quella passione che continua a far parte di me, che è solo repressa dentro.

Poi capita che una casa editrice mi regala un libro appena uscito in libreria.
Mi confondo ancora una volta.
É come un martellare dentro la mia testa, che mi dice “fallo, ce la puoi fare”.

Prima o poi la mia vita deve cambiare veramente, altrimenti questo fuoco che ho dentro non mi lascerà più in pace!

aprile 17, 2011

Quello che eravamo

Di, nelle tue preghiere, Michel, che solitudine, desiderio e nostalgia sono al di là di ciò che possiamo sopportare. Ma senza di essi siamo spenti.

La scatola nera
Amos Oz

La mia domenica è stata veramente in

Rivedere un’amica dopo mesi che non stavamo insieme ha fortificato tutti i miei pensieri.
… perché puoi stare senza una persona anche per mesi, ma se poi quando hai bisogno lei c’è, se poi il vostro legame è ben saldo e vi volete veramente bene, nulla si cancellerà, nulla vi porterà via da quel momento magico e sano.

Siamo state bene nel divano di casa ad alternarci tra le tante cose da dire, a raccontarci le ultime novità delle nostre vite sempre frenetiche e all’apparenza un po’ piatte, di due brave ragazze che hanno fatto sacrifici per essere titolate e che possa sembrare che si siano accontentate, di due ragazze che stanno crescendo insieme e si sono conosciute per il loro animo volontaristico, e ora fanno i conti con una vita diversa, senza quasi più niente di quello che avevano prima.
Due ragazze dal viso stanco ma puro, con sogni sempre conservati nel cassetto e passioni vive di cui parlare, con lacrime trattenute al pensiero di chi prima era qui con noi e ora non fa parte di quel trio tanto saldo quanto vero.

In queste poche ore di questa domenica ormai passata mi sento quasi in un limbo ingiusto in cui mi fa male pensare al mio passato recente fatto di condivisioni con persone che amo.
E allora spesso vorrei chiudere tutto a chiave, che occhio che non vede cuore non duole, che anche una foto mi ricorda quanto sarebbe bello abbracciarsi e scherzare insieme. ORA.
Mi sono sentita bene a passare il pomeriggio a ricordare ciò che eravamo, a parlare delle novità e di quello che siamo diventate ora con i nostri presenti e i nostri affetti  a volte poco palpabili, con i nostri acciacchi da trentenni sempreverdi.

Capitasse più spesso sarebbe inverosimile.
Ma oggi so che sono pronta per incominciare una nuova/lunga settimana di fuoco.

Maggio 3, 2009

Perdermi nei pensieri

Stamattina ho cominciato un nuovo libro. È nella libreria da qualche mese, e appena sveglia ero indecisa su quale iniziare!  Ho letto solo qualche capitolo e dentro di me qualcosa si è risvegliato.

Il protagonista si trasferisce per tre mesi in una cascina in campagna.

Sperduta, silenziosa, pacifica.

È una casa affittata dall’amico appena deceduto, e il protagonista ci va ad abitare “quasi” per caso. Sarà un’occasione per trovare la quiete di cui ha bisogno. E scrivere un nuovo romanzo con tutte i buoni propositi della circostanza. Cosa c’è di meglio di una casa in campagna per ritirarsi nella solitudine e nella scrittura? …

Io non so di cosa parla questo libro, perché ho la strana abitudine di non guardare né trafiletti, né copertine. So soltanto che quella calma di cui parla il protagonista ha risvegliato i miei desideri nascosti.

 

perdermi nei pensieri … di quando ero adolescente e mi chiudevo in camera per scrivere dei racconti (orribili) e speranzosi (ma di che?).

perdermi nei pensieri … di quando credevo in qualcosa che ora non mi appartiene (e se tornassi indietro?) … di giustificazioni inutili e insensate, e di rassegnazione mista a vergogna.

e perdermi nei pensieri … di quando trovavo il tempo per far tutto, prolissa e melanconica (ma perché?) … di quando mi feci regalare una macchina da scrivere e mi esercitavo per ore …

 

Ora mi perdo solo nelle parole insignificanti che ripeto a me stessa ogni giorno … e nella voglia di non abbandonare i sogni e le passioni che ho sempre creduto mi appartenessero.

Ma cosa faccio per non farle sfuggire? NIENTE.

giugno 18, 2008

Parlare senza parole …

Raramente sono di malumore, ci sono quei giorni in cui sai che potrebbe succedere qualsiasi cosa bella e tu non te ne accorgeresti … e pensi soltanto ai colori grigi e neri che ti rendono melanconica … ci sono quei giorni in cui anche una sciocchezza ti fa riflettere e non ti scivola via dalla pelle … e in quei giorni vuoi soltanto stare SOLA, perché gli altri non capirebbero, e tu stessa non avresti la voglia e la forza di aiutarli a capire …
… e ti piacerebbe spegnere i contatti con chi ti circonda, e stare chiusa nella tua camera ad ascoltare musica e spegnere il cervello … per rilassarti, isolarti, coccolarti …
In questi giorni di malumore, così sporadici, rari, e intensi ma sofferenti … ecco, in questi giorni vorrei urlare senza voce, e parlare senza parole …

 

Oggi è uno di quei pochi giorni dell’anno in cui non mi sento capita, coccolata … e resto nell’ombra camminando in punta di piedi … e lascio scie di mutismo che mi inquietano …

Vorrei che piovesse … uscirei fuori a farmi bagnare dalle nuvole …
… e forse sorriderei ..

 

marzo 31, 2008

Indagine su se stessi …

" … Quanta gente hai spinto in un angolo buio?"

Grazia Verasani
Quo vadis, baby?

marzo 1, 2008

Dei miei sbagli …

Capitano tanti episodi che ti fanno pensare a quella che sei diventata, a cosa hai perso del tuo carattere, a quello che non riesci a ritrovare … e ti senti male …
E così son settimane che ti svegli la mattina pensando a qual’è lo specchio di te stessa … come ti rifletti quando sei con gli altri … espressioni del viso differenti dalla ragazza che in realtà sei …

Chi mi conosce non ritrova più la vera Giulietta, e anche se questo non lo dice, lo avverto …
Chi non mi conosce non capisce, fraintende, si crea un’idea che non corrisponde al mio vero modo di essere …  Ma perché mi diverte così tanto mascherare, nascondere? Perché mi piace essere ermetica? Perché provocare, mettere in discussione, espormi? E peggio fra tutto: perché vorrei lo stesso dagli altri? Ricevere quelle reazioni attive che mi stimolano …
Sarà questo che mi spinge ad avere un atteggiamento distaccato, quasi indifferente … ed è proprio qui che entra in gioco la mia contraddittorietà …

Spesso ne sono spaventata ….
Quasi sempre mi piace e mi soddisfa …

In questo periodo delicato ho pensato a quanto sia difficile conoscere qualcuno quando non si conosce … Incontro persone ogni giorno … inconsciamente mi creo una piccola idea di quella persona …
Quanto può essere vero il mio pensiero se io per prima sono sicura che l’idea che uno sconosciuto ha di me non può essere quella reale?

 … io indifferente e distaccata con il sorriso di circostanza …
… io spiritosa e pungente …
… io fredda con lo sguardo dolce … noncurante di chi mi circonda …. Come se vivessi nella mia dimensione, e non volessi far entrare nessuno nel mio mondo, nella mia vita …

E allora? Ho FALLITO su tutte le idee che mi sono fatta, su tutte le opinioni che ho avuto … e probabilmente continuerò a fallire …
E adesso uno schiaffo per il mio senso di colpa … magari aiuta …
 

novembre 11, 2007

Danza lenta ….

Questa poesia è stata scritta da una adolescente malata terminale di cancro.
E la riporto qui perchè mi ha fatto riflettere …

Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a
terra?
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?

Quando dici "Come stai?" ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive che ti passano
per la testa?

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Hai mai detto a tuo figlio, "lo faremo domani?"
senza notare nella fretta, il suo dispiacere?

Mai perso il contatto, con una buona amicizia che  poi è finita
 perché tu non avevi mai avuto tempo di
chiamare e dire "Ciao"?

Faresti meglio a rallentare.

Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Quando corri cosi veloce per giungere da qualche

parte ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, come
un regalo mai aperto . . . gettato via.

La vita non è una corsa.

Prendila piano.

Ascolta la musica.
ottobre 31, 2007

E dentro è buio …

Ieri mi ha telefonato il ragazzo della mia migliore amica, da Torino … due ore di chiamata, che uomo … mi sono sciolta a sentirlo parlare con dolcezza … non aveva motivo per farlo, non sono nulla per lui, eppure è così strano come le persone che non ti conoscono e per cui non rappresenti niente ti cerchino perché hanno capito che hai necessità di parlare con qualcuno che non ti vuole male …ed è così strano che mi parlava come se mi conoscesse, e mi diceva cose molto costruttive … ogni secondo pensavo: "cavoli, ha due ore libere, è in macchina,  e perde tempo a chiamare me" … non lo sa quanto mi ha fatto felice in questi momenti di vuoto e buio e tristezza ..o forse lo sa, e l’ha fatto per questo motivo!
e magari da chi lo vorresti hai solo indifferenza, o silenzio … e lui? che carino … quando verrà in Sardegna lo guarderò con occhi diversi, e lo abbraccerò per ringraziarlo .. ringraziarlo di aver riempito due ore di una lunghissima e pesantissima giornata …