Mi confondo.
Respiro aspettando che passi questo stordimento.
Poi parto, e mi sembra di vivere un’altra vita.
Di quelle più serene e senza ostacoli, di quelle in cui non devo far vedere per forza chi sono. Si tratta solo di qualche giorno, ma aiuta.
Ritorno a casa e mi confondo di nuovo.
Perché ogni giorno sono chiusa in una vita che non è la mia.
Una vita che mi si incolla [troppo appiccicosa] in tutto il corpo e che mi impedisce di passeggiare tra le strade del mio amato paese con gli occhi della passione.
Quella passione che continua a far parte di me, che è solo repressa dentro.
Poi capita che una casa editrice mi regala un libro appena uscito in libreria.
Mi confondo ancora una volta.
É come un martellare dentro la mia testa, che mi dice “fallo, ce la puoi fare”.
Prima o poi la mia vita deve cambiare veramente, altrimenti questo fuoco che ho dentro non mi lascerà più in pace!